Dopo aver girato il mondo in camper decide di tornare alla “normalità”, ma…!

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Dopo aver girato il mondo in camper decide di tornare alla “normalità”, ma…!

18 Novembre 2020

Era figlio del mondo Hugo e aveva solo 32 anni: aveva mollato tutto nel 2015 e girava il mondo a bordo di un van camperizzato! Quando ha deciso di lasciare Jundiaí per l’avventura, aveva solo $ 2.500 in tasca, ma ha conosciuto 5 continenti e 15 stati brasiliani insieme a Brisa, la sua fedele compagna di viaggio a quattro zampe, morta l’anno scorso.

Aveva preferito la libertà al benessere economico: “Cinque anni fa avevo un lavoro stabile, molto ben pagato, una buona posizione: coordinatore di progetti internazionali. Andarmene sembrava una follia, infatti ho lasciato quella porta aperta“, ha detto sui social, dove ha anche riferito: “dopo aver lasciato la posizione di coordinatore ho lavorato come lavapiatti, addetto alle pulizie e alle faccende domestiche. Ho pranzato in chiesa, non ho pranzato, ho pranzato in un ristorante di lusso. Ho dormito per strada, in spiaggia, in tenda, in una casa abbandonata, in piazza, in aeroporto, per anni ho vissuto in macchina”.

Dopo essere diventato papà, Hugo ha sentito probabilmente il senso di responsabilità di dover tornare ad una vita più “regolare“! Il 15 ottobre (solo 2 giorni prima della sua prematura scomparsa) scrive questo post sul suo account Instagram: “Martedì, nel giorno del mio compleanno, perché per chi crede in Dio non c’è coincidenza o fortuna – I suoi piani sono molto più grandi dei nostri: ho ricevuto un invito speciale e sarò manager nel più grande hotel di Pipa! Lo stesso hotel in cui lavoravo quando ho mollato tutto “, ha celebrato.

Hugo sembrava contento che il destino gli stesse riservando una seconda occasione, l’opportunità di ripartire esattamente da dove aveva lasciato tutto 5 anni prima. Ma a volte la vita si prende gioco di noi e dei nostri programmi: Hugo si stava godendo la giornata con sua moglie e suo figlio di 1 anno sulla spiaggia di Pipa, quando parte di una scogliera è crollata addosso a loro. Non c’è stato, purtroppo, nulla da fare per loro!

La community di Mollo tutto e vado a vivere in camper non può che rimanere profondamente addolorata da questa storia che ci tocca troppo da vicino!

Ed io, che mentre scrivo questo articolo mi sento terribilmente scossa, non potrò non pensare a te Hugo, ogni volta che qualcuno mi chiederà: “ma non hai paura a vivere in camper?”…[riflessioni libere]…!

Buon viaggio ragazzi, correte a riabbracciare Brisa adesso e portatele una carezza da parte mia e di Spritz!

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