Cammino di Santiago in camper: informazioni, tappe e consigli utili.

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Cammino di Santiago in camper: informazioni, tappe e consigli utili.

01 Agosto 2022

Lo so, ci hai pensato mille volte a fare il Cammino di Santiago in camper ma poi ti sei scoraggiat@! Ho indovinato? Lo so perchè è successo anche a me di avere iniziato a cercare informazioni e a scervellarmi per poi non uscirne!

E’ per questo che ho deciso di intervistare una coppia di camperisti che è appena rientrata da questa meravigliosa avventura e che porta con se ancora la magia di un’esperienza che, come poche, sarà davvero indimenticabile!

Cammino di Santiago in camper

Quindi sedetevi pure e prendete carta e penna perchè quello che troverete in questo articolo è una vera e propria guida completa (informazioni, consigli e tappe) su come fare il Cammino di Santiago in camper (più mezzo alternativo).

Loro si presentano cosi

Siamo Aldo e Margarethe, amiamo viaggiare e lo facciamo a bordo di un camper Chausson 650 di nome Nanni e, a seguito, uno scooter Piaggio Liberty 125, di nome Nino.

Aldo e Margarethe fonte del vino edited scaled


Siamo presenti su Youtube, Instagram e Facebook (link all’ultimo paragrafo) e vorremmo, un giorno, incontrarvi tutti di persona!

Dopo 45 anni di lavoro, abbiamo acquisito una cosa che reputiamo sia ai primi posti dei desideri dell’uomo libero: IL TEMPO!
Questo ci ha permesso di coltivare i nostri hobby: viaggiare e condividere le nostre emozioni affinché diventino anche le vostre, attraverso i social.

Oggi siamo qui per condividere con voi le nostre emozioni ma soprattutto i nostri consigli per chi, come noi, ha sempre sognato di fare il Cammino di Santiago in camper.

Entriamo adesso nel vivo del Cammino di Santiago in camper con le prime informazioni!

Siamo partiti dall’Italia con un progetto di viaggio lungo 4 mesi in Spagna che comprendesse anche il Cammino di Santiago a piedi. Più di 800 km camminando con tappe di 20/25 km al giorno vivendo sempre in camper e mai in strutture pubbliche.

Dopo aver attraversato la Francia, su strade nazionali, in 5 tappe (per scelta evitiamo le autostrade), siamo arrivati a Saint Jean Pied de Port sui Pirenei francesi: partenza del Cammino di Santiago.

Abbiamo parcheggiato 2 giorni nella bellissima area sosta per 11 € a notte.

Ci siamo procurati all’ufficio del pellegrino, al costo di 2,00 €, la credenziale. E’ un cartoncino pieghevole che timbrano durante il cammino, indispensabile se vorrete ricevere la “Compostela”, una sorta di “diploma del pellegrino”. Con esso vi daranno anche la “conchas”, ovvero una
conchiglia da attaccare allo zaino (simbolo del Cammino di Santiago).

Vantaggi e svantaggi di fare il Cammino di Santiago in camper

VANTAGGI

  • Porteremo nello zaino solo il fabbisogno giornaliero. Acqua, mantella da pioggia e il cibo.
  • Dormiremo, riposeremo, mangeremo a casa nostra!
  • Non avremo i costi degli Ostelli e dei 3 pasti giornalieri

SVANTAGGI

  • Non vivremo l’atmosfera degli ostelli la sera quando stanchissimi ci si lascia coinvolgere
    in amicizie internazionali prima di coricarsi al massimo verso le 22. Ma durante il giorno
    camminando si fanno moltissimi incontri lo stesso e si sta insieme anche per 10/20 km.
  • Spesso dove non ci sono bus si deve andare avanti e indietro con moto e camper.
  • Ci sono più costi di trasferimenti in camper e moto.

Come organizzare gli spostamenti del camper durante il Cammino di Santiago

Dobbiamo premettere una cosa: fare le tappe nel senso giusto è sicuramente molto più entusiasmante perché si cammina con gli altri pellegrini.

Detto questo, vediamo concretamente come organizzare gli spostamenti in camper, durante il cammino di Santiago:

1 CON BUS. Dormire a fine tappa, al mattino prendere il bus fino ad inizio tappa e
raggiungere il camper a piedi.
2 CON BUS. Dormire a inizio tappa, camminare fino alla meta scelta e prendere il bus
fino a raggiungere il camper.
3 NO BUS. Dormire a fine tappa. La mattina andare a inizio tappa con la moto,
camminando raggiungiamo il camper e dopo esserci riposati andiamo a prendere la moto
con il camper e ci organizziamo per il giorno successivo.
PER FARE LA TAPPA IN SENSO CONTRARIO (Più facile perché si fa meno strada con il
camper)
1 NO BUS. Dormire a inizio tappa, raggiungere la meta desiderata con la moto e
camminato fino al camper dopo essersi riposati si ripassa a prendere la moto.
2 NO BUS. Il giorno prima si lascia la moto a inizio tappa e con il camper si raggiunge la
meta dove si vuole arrivare. Il mattino si cammina fino alla moto per poi raggiungere il
camper.

Tappe e soste del Cammino di Santiago in camper

Vi ho detto che sarebbe stato un articolo molto completo, ed ecco infatti anche le tappe del Cammino di Santiago e relative soste in camper.

Giorno 1

Valcarlos – Saint Jean Pied de Port

Visto che la neve è andata via da poco e la tappa è impegnativa, abbiamo deciso di dividerla in tappe e di farla a piedi al contrario. Andata in moto a Valcarlos e tappa sulla strada fino a Saint Jean Pied de Port. Preso il camper e raggiunta la moto, abbiamo dormito in libera vicino all’asilo.

Giorno 2

Roncisvalle – Valcarlos

Andata in moto a Roncisvalle e tappa sulla strada fino a Valcarlos. Si valica il passo di Ibaneta (1050 m), dove abbiamo trovato un po’ di nebbia. Preso il camper e raggiunta la moto abbiamo dormito in libera nel parcheggio di Roncisvalle

Giorno 3

Roncisvalle – Zubiri

Partiamo a piedi imbacuccati per il freddo e l’umidità. Raggiunta Zubiri torniamo con l’autobus al camper. Dormiamo in libera al centro di Zubiri vicino alla palestra.

Giorno 4

Zubiri – Pamplona

Si parte verso le 7 per raggiungere Pamplona a piedi. Al pomeriggio sorpresa! Il bus che dovevamo prendere è stato soppresso e il primo utile sarebbe stato il giorno dopo! Dopo un attimo di smarrimento chiediamo per un taxi ma non vogliamo spendere 50,00 € e
decidiamo quindi di tornare ragazzi e affidarci all’autostop. Si ferma Luis, un ragazzo colombiano gentilissimo che ci porta fino al camper. Anche queste sono le avventure dei viaggiatori!
Raggiungiamo Pamplona e ci fermiamo nell’area sosta per 2 notti in centro (a 10 € a notte).
Pamplona ci è rimasta nel cuore, città vivissima e da non perdere i locali dove si degustano le Tapas. Il giorno prima della prossima tappa raggiungiamo Puente della Reyna e dormiamo in centro in libera in un parcheggio tra le case.

Giorno 5

Pamplona – Puente della Reyna

Al mattino bus fino a Pamplona e via di cammino! E’ il primo giorno che fa caldo e decidiamo di anticipare le successive partenze mettendo la sveglia sempre prima (fino anche alle 5)! Il pomeriggio ci portiamo a Estella, e parcheggiamo un pochino dopo la città nell’area camper di Ayegui (4,00 € per 72 ore).

Giorno 6

Puente della Reyna – Estella

Sveglia ore 5.30, prendiamo la moto per raggiungere la stazione dei bus di Estella che è a 3km. Bus fino a Puente della Reyna e partenza per il cammino! Quando rientriamo al camper ci assale una fame mostruosa. Sono le 14.30, mettiamo su 4 etti di carbonara e ce
la sbafiamo! I benefici del cammino cominciano a farsi sentire! Sfruttiamo l’area sosta e il giorno dopo visitiamo Estella. Passiamo da una pescheria e compriamo un po’ di pesce per una grigliatina. Pomeriggio ci spostiamo a Los Arcos.

Giorno 7

Estella – Los Arcos

Siamo fortunati, anche oggi c’è un autobus per Estella! Il caldo si fa sentire. E così la tappa inizia con la sosta alla fontanella di vino della cantina Irache che mette a disposizione dei pellegrini fino a 100 litri di vino al giorno gratuito! Lo beviamo nelle nostre conchiglie per non esagerare! Questa è una tappa dura: anche se in piano, ci sono 10 km nelle
campagne sotto il sole a 35 gradi, senza una fontanella, e l’acqua che ci siamo portati è appena sufficiente! Arriviamo stremati! Il tempo di fare una doccia e via verso l’area di sosta gratuita di Viana.

Giorno 8

Los Arcos – Viana

I postumi della tappa di ieri si sentono! Ma dopo una bella colazione ripartiamo senza pensarci troppo. Sempre con tanta acqua e frutta, un passo dopo l’altro, arriviamo! Doccia, carico, scarico e via verso Navarrete dove pernottiamo in campeggio per 2 notti per visitare Logrono.

Giorno 9

Viana – Navarrete

Oggi non ci sono autobus, dunque partiamo con la moto fino a Navarrete. Facciamo il cammino al contrario passando per un bel lago con pescatori, dove incontriamo Marcelino!
E’ un portoghese che vive sul cammino e va, o meglio andava, avanti e indietro per circa 27 volte! Andiamo con il camper a recuperare la moto e ci spostiamo a Najera dove dormiamo, sempre in libera, vicino ai campi da tennis.

Giorno 10

Navarrete – Najera

Al mattino autobus per Navarrete e cammino nel giusto senso incontrando, come ogni giorno, pellegrini da tutto il mondo che contraccambiano il classico saluto: “Hola! Buen
Camino!
” Doccia, mangiamo qualcosa e andiamo a Santo Domingo della Calzada, dove troviamo parcheggio per dormire vicino al centro de salud.

Giorno 11

Najera – Santo Domingo della Calzada

Evvai, anche stamattina c’è l’autobus per Najera! Siamo un po’ più veloci e finiamo la tappa un po’ prima del previsto. Perciò i panini destinati al cammino ce li mangiamo in camper con una bella birretta fresca! Raggiungiamo Belorado e parcheggiamo vicino al Parque El Vivero appena fuori del paese.

Giorno 12

Santo Domingo della Calzada – Belorado

Prendiamo l’autobus, che di solito costa meno di 2,00 € (per 20/25 km) fino a Santo Domingo e partenza, sempre più allenati, per il cammino! Ci fermiamo in un bar per bere qualcosa e, non essendoci posto, ci sediamo con una coppia di spagnoli Luis e Mar con cui iniziamo a
dialogare e ci troviamo subito in sintonia! Margarethe dice che il giorno dopo avrei compiuto gli anni e la signora si alza, sparisce per un attimo e torna con un piccolo sombrero nuovo che mi vuole regalare a tutti i costi! Non c’è verso! Ringrazio e si riparte!

Come al solito facciamo incontri vari con personaggi e pellegrini che cominciano a lamentare vesciche e dolori vari: ginocchia, schiena e caviglie! Spesso hanno esagerato con i chilometri, sono andati a un’andatura troppo forte o il peso dello zaino supera la capacità di sopportazione. Il cammino non perdona! Se si esagera lui te lo fa sentire in qualche modo. Ci spostiamo per la tappa di domani e dormiamo sul sagrato della chiesa vicino a un grande albergo.

Giorno 13

Belorado – Villafranca Montes de Oca

Autobus per Belorado e partenza a piedi. Ormai le gambe rispondono benissimo!
Camminiamo bene e, ritrovata una coppia di francesi conosciuti il giorno prima, li invitiamo in camper (la casa nostra) per una birretta. Portiamo la moto ad Atapuerca perché domani non ci sono autobus. Torniamo a Villafranca e, visto che oggi è il mio compleanno, andremo a festeggiare cenando con altri pellegrini.
Dormiamo ancora sul sagrato della chiesa.

Giorno 14

Villafranca Montes de Oca – Atapuerca

Ci incamminiamo verso Atapuerca per una tappa tranquilla e rilassante. Lì ritroviamo la nostra moto e torniamo al camper, con il quale ci spostiamo a Burgos per stare 2 giorni nell’area sosta gratuita in città. Il giorno dopo visita al centro e alla cattedrale. WOW! Uno splendore! La più bella cattedrale che abbiamo visto in tutto il cammino! Ricordatevi di
portarvi sempre dietro la credenziale perché i pellegrini hanno moltissimi sconti dappertutto. La sera lasciamo li la moto e andiamo a dormire con il camper ad Atapuerca.

Giorno 15

Atapuerca – Burgos

Cammino niente di che, pochi paesaggi emozionanti ma camminare è sempre bello! Con la moto raggiungiamo il camper e ci spostiamo a Hornillos per lasciare la moto e dormire a Burgos.

Giorno 16

Burgos – Hornillos del Camino

Una ventina di km a piedi senza grosse difficoltà. La strada si accumula nelle nostre gambe ma come anche l’emozione e l’entusiasmo. Non abbiamo problemi di salute (vesciche,dolori, infiammazioni). Con la moto raggiungiamo Nanni, il nostro camper.

Giorno 17

Villanueva de Argana – Castrojeritz

Il mattino non c’è un bus diretto, ma ne troviamo uno che arriva in un paese vicino, allungando il cammino di 6 km. Accettiamo questa soluzione e partiamo! Tanto ormai km più o km meno non ci fanno più paura. Incontriamo varie con cui condividiamo qualche pezzo insieme. Dopo
10 minuti sembra di conoscerle da una vita! Rientrati al camper andiamo a dormire a Fromista.

Giorno 18

Castrojeritz – Fromista

Prendiamo l’autobus per raggiungere la partenza; ci aspettano 25,7 km. Bella salita di 3 km, ma arrivati in cima la vista è spettacolare: campi di grano e papaveri. Rincontriamo persone già conosciute nei giorni precedenti e ci fa piacere! Arrivati! Doccia, lasciamo la moto e ci
spostiamo col camper per la partenza del giorno dopo.

Giorno 19

Carrion de los Condes – Fromista

A Carrion dormiamo in area sosta gratuita e oggi faremo il cammino al contrario per raggiungere la moto a Fromista. Ci spostiamo per la notte a Calzadilla.

Giorno 20

Carrion de los Condes – Calzadilla de la Cueza

Il mattino corsa in moto fino a Carrion e una bella camminata tutta in piano circondati da tanta campagna, non molto abitata ma servita da chioschi per rifocillarsi. Solo 16,6 km e all’arrivo veniamo accolti dalla canzone “Nel blu dipinto di blu” che esce da un bar ristoro.
Subito dopo…Oh bella ciao! E’ un albergue gestito da ragazzi di Rovigo. Il papà ha iniziato prima e poi l’hanno raggiunto il figlio Jacopo e la fidanzata Iris, che gestiscono il bar.
Andiamo a recuperare la moto e ci spostiamo a Sahagun.

Giorno 21

Calzadilla de la Cueza – Sahagun

Il mattino altro viaggio in moto per raggiungere la partenza: ci aspettano 24 km camminando. Tappa un po’ noiosa ma allietata dell’incontro dell’albergue San Bruno. Ci fermiamo per un ristoro e per un saluto perché sappiamo che è gestito da due bresciani, Bruno e Anna, coadiuvati dalla volontaria Laura. Entriamo subito in sintonia e insistono perché passiamo la sera ad assaggiare la loro carbonara! Passeremmo con il camper
comunque per gli spostamenti di rito e ci facciamo convincere. Bella serata in compagnia loro e di altri pellegrini. Recuperata la moto raggiungiamo El Burgo Ranero per la notte.

Giorno 22

Sahagun – El Burgo Ranero

Non ci sono bus utili e dunque si va in moto ad inizio tappa! 18,3 km a piedi incontrando persone di tutte le nazionalità e cercando di comunicare in qualsiasi lingua ci venga in mente, senza aver paura di sbagliare. Ci fermiamo un giorno a Sahagun per andare a ritirare la Compostela di metà cammino, alla chiesa della Trinidad. Costa 3,00 € a testa, più il tubo (1,00 €) per preservarle. E’ la nostra prima Compostela e ne siamo orgogliosi.
Andiamo a dormire a Mansilla.

Giorno 23

El Burgo Ranero – Mansilla de las Mulas

Partiamo in moto e raggiungiamo El Burgo. Tappa noiosa che costeggia l’autostrada. E’ bello camminare ma il rumore di auto e camion danno un po’ fastidio. Comunque, arrivati e andati a recuperare la moto, ci facciamo una bella doccia e poi stuzzichiamo qualcosa. Raggiungiamo Leon in area sosta gratuita.

Giorno 24

Mansilla de las Mulas – Leon

Per fortuna oggi c’è un autobus che ci risparmia il viaggio in moto mattutino e il recupero pomeridiano. Conosciamo Renato, mio coetaneo, brasiliano ma di origini italiane.
Ha studiato a Milano e in Lussemburgo per poi andare ad abitare a Seattle. La conoscenza delle lingue gli ha permesso di avviare un’azienda che si occupa di traduzioni ad alto livello e lui gira il mondo per curare l’attività.

Giorno 25

Leon – Villadangos del Paramo

Oggi partiamo da Leon la mattina presto. La tappa per metà è cittadina e si cammina per marciapiedi. Rincontro Renato, ci facciamo 2 chiacchere e poi ci riperdiamo. Nel pomeriggio c’è un autobus che ci riporta al camper. Ci spostiamo ad Astorga nel parcheggio, in centro, ai piedi della cattedrale.

Giorno 26

Villadangos del Paramo – Astorga

Ore 6.50, bus per Villadangos e partenza per il cammino. Oggi la tappa più lunga che faremo: 29,7 km! Noiosi perché di fianco alla strada nazionale e, inoltre, ci sono pochissimi pellegrini, dunque non si passa nemmeno il tempo conoscendo persone. Arriviamo stanchi e, dopo una bella doccia e uno spuntino, ancora dobbiamo raggiungere Rabanal.

Giorno 27

Astorga – Rabanal del Camino

Mattino: via con la moto fino ad Astorga. Poi cammino 24 km con tappa ad un’altro albergue a Murias de Rechivaldo gestito da una coppia italiana di Roma e Anzio. Si chiama Casa Flor! Veniamo accolti da Riccardo e Miriam e sentiamo subito una forte simpatia per questa coppia. Sono camminatori con grandi sogni. L’anno scorso hanno fatto Santa Maria di Leuca – Finisterre girando un film che nei progetti uscirà in tutti i luoghi dei cammini. Hanno in programma un’altro progetto ambizioso: Finisterre
– Gerusalemme! AUGURI!
Restiamo a cena da loro con gli ospiti della casa. La notte dormiamo in camper nel loro parcheggio ed al mattino insistono per invitarci a colazione a casa loro! Ricambiamo facendo i canederli per pranzo. Li apprezzano moltissimo! Ci salutiamo dandoci appuntamento a Bolzano, a casa nostra! Portiamo la moto a El Acebo e Dormiamo a Rabanal.

Giorno 28

Rabanal del Camino – El Acebo de San Miguel

C’è molto caldo e si parte presto. Si cammina in salita fino alla Croce di ferro! Raggiunta, gettiamo le pietre che ci siamo portati dietro dall’inizio del cammino sul cumulo formato dai sassi di tutti i pellegrini che ci hanno preceduto. Recitiamo una preghiera trovata online:
O SIGNORE!
O Signore,
possa questa pietra,
simbolo dei miei sacrifici lungo il cammino,
che io depongo ai piedi della Croce del Salvatore,
aggiungersi alle mie buone azioni,
nel giorno in cui
le azioni compiute in questa vita
verranno giudicate.
Così sia, Amen
.”
Arrivati a El Acebo recuperiamo la moto di fronte all’albergo più bello che abbiamo visto sul cammino e scendiamo a Ponferrada per la notte. Si scatena un bel temporale con molti tuoni e fulmini.

Giorno 29

El Acebo de San Miguel – Ponferrada

Al mattino andiamo con la moto fino a El Acebo e iniziamo il cammino in discesa. Il caldo si fa sentire, sono previsti 37 gradi nel pomeriggio. Arrivati a Molinaseca vediamo che il fiume crea una piscina naturale e, davanti a un gruppo di turisti spagnoli, ci togliamo le scarpe ed entriamo con i
piedi nell’acqua. Raggiungiamo il camper e andiamo a recuperare la moto in altura e viste le temperature decidiamo di dormire qui e goderci un magnifico tramonto su Ponferrada.

Giorno 30

Ponferrada – Villafranca del Bierzo

Ci spostiamo a Villafranca per prendere l’autobus la mattina presto verso Ponferrada e cominciamo il cammino sotto un caldo micidiale! Nel primo pomeriggio sono previsti 37 gradi. La tappa è molto bella tra vigneti e campi di mais e grano. Per chilometri non ci sono fontanelle e noi beviamo tanto, infatti l’acqua finisce e soffriamo un po’, specialmente Margarethe che deve fermarsi all’ombra ogni tanto. Ma un bar ci aspetta, salvandoci!
Andiamo a dormire a Los Herreries.

Giorno 31

Villafranca del Bierzo – Les Herreries

Al mattino presto sveglia ore 5.00 e via con la moto! Così faremo la tappa con più fresco, vista l’esperienza del giorno prima. Anche oggi 37 gradi! Si cammina bene e, anche se un po’ a bordo strada, arriviamo presto (verso le 13.00). Ci spostiamo a O Cebreiro (a 1200 m) dove ritroviamo il gruppo di sedici camper spagnoli incontrati qualche giorno prima e veniamo accolti con grande senso di amicizia.

Giorno 32

Les Herreries – O Cebreiro

Con la moto arriviamo a Les Herrieres! La tappa un po’ più corta del solito perché è tutta in salita ma oggi è un po’ più fresco e si sta benissimo! Vicino al nostro camper c’è un Laika di una coppia tedesca: Maicol e Annette. Li conosciamo e passiamo la serata insieme. Molte cose in comune con noi compreso un male alla caviglia di Annette e Margarethe!
Raggiungiamo Triacastela.

Giorno 33

O Cebreiro – Triacastela

In salita e con un vento fortissimo, raggiungiamo l’inizio della tappa di oggi con la moto. La tappa è bellissima immersa nella natura. Incontriamo moltissimi italiani e tra questi Gianni e Gianna di Roma. Partiti da Leon, facciamo un bel pezzo di strada insieme e ci rincontreremo più volte nei giorni a venire. Alberi di castagno immensi ci accompagnano sul percorso. Andiamo a recuperare la moto e ci spostiamo a Sàrria.

Giorno 34

Triacastela – Sàrria

Oggi tappa di 25 km. Siamo arrivati a Triacastela in moto e partiamo! Incontriamo Alessandro, 22 anni. Sta cercando il suo percorso in questo mondo difficile e dopo aver venduto casa e lasciato il lavoro si sta prendendo un periodo per capire! Per certi aspetti
è molto maturo per la sua età ma proprio a quell’età i sogni hanno spesso il sopravvento sulla realtà e ci si può far male. Comunque AUGURI Alessandro! Vivi i tuoi sogni in libertà, per farti una vita avrai sempre tempo e soprattutto con le esperienze che stai vivendo. Arrivati al camper, doccia, pasta al pesto, riposino e recuperata la moto andiamo a dormire a Portomarin.

Pausa di un giorno per relax e un po’ di computer per editare video, scaricare file etc.
Conosciamo Cristina di Milano, che ha una gastronomia in centro, e il fratello, che ha una pizzeria.
Risentiamo Gianni e Gianna e li invitiamo a cena sul nostro camper. Bruschette e una buona pasta alle verdure, dolce, caffè e digestivo. Li abbiamo fatti sentire un po’ a casa, dopo tante cene da pellegrini.

Giorno 35

Sàrria – Portomarin

In moto verso Sàrria dove cominceremo il cammino. I pellegrini sono aumentati a dismisura! La Compostela si riceve facendo anche solo gli ultimi 100km fino a Santiago e dunque molti partono da qui. Come David e Paola, camperisti pure loro e con un canale Youtube. Le chiacchere non finiscono mai e ci scambiamo i numeri di telefono.
Raggiungiamo con il camper Palas del Rey.

Giorno 36

Portomarin – Palas del Rey

Solito spostamento in moto! Ci spaventiamo dal numero di pellegrini ai quali si sono aggiunte scolaresche rumorose e festanti che sono in gita. Sembra di essere nel viale principale di qualsiasi città nell’ora del passeggio. Non ci piace più ma andando avanti la gente si sparpaglia un pochino. Incontriamo una comitiva di siciliani tra cui ci sono Nico e
Jole di Messina. Anche con loro entriamo in subito in confidenza e ci promettiamo di rivederci in Italia prima o poi. Recuperiamo la moto e ci spostiamo con il camper a Boente.

Giorno 37

Palas del Rey – Boente

Stamattina bus fino a Palas del Rey! Come al solito una folla di pellegrini che percorrono questa bella tappa. Si incontrano persone, si fa un pezzo di strada insieme e poi ci si lascia per incontrarne delle altre. Tante storie tutte diverse ed è stupendo! Andremo a dormire a Sàlceda.

Giorno 38

Boente – Sàlceda

Ore 7.33, autobus proprio davanti a dove abbiamo dormito! Direte voi: bellissimo! Si, ma purtroppo giornata piovosa! Tanto fango che non permette di godersi il panorama del bosco perché bisogna guardare dove si mettono i piedi. In compenso le scolaresche sono sparite e i pellegrini sono diminuiti. Come nella vita qualche volta piove, non c’è sempre il
sole! Accettiamo positivamente sempre tutto quello che ci capita e ne facciamo esperienza. Ci spostiamo all’area sosta a 4 km dal centro di Santiago

Giorno 39

Sàlceda – Periferia di Santiago de Compostela

Siamo alla fermata dell’autobus che ci dovrebbe portare a Salceda. Dovrebbe passare alle 7.00 ma alle 7.20 ancora nulla. Controlliamo di nuovo e ci accorgiamo di aver fatto un errore: il venerdì non passa! Smarriti sotto la pioggia decidiamo di fermare un taxi! Ci costerà parecchio ma non pensiamoci troppo! Camminiamo tra pioggia e fango, ma chissenefrega. Incontriamo una coppia di Rovigo con tre bambini partiti da Sàrria!
Ammirevoli! Li rincontreremo per un saluto a Santiago.
Arrivati al camper, doccia, merenda e riposino.

Giorno 40

Ultima tappa! Arriviamo a Santiago di Compostela

Oggi solo 4 km andata e 4 km ritorno.
Finalmente arriveremo alla meta: La Cattedrale dedicata a San Giacomo! Passeggiata fino in centro sempre sotto la pioggia e Margarethe si ferma perché vuole visitare una chiesetta in centro. Scopriamo che è la chiesa dedicata ai pellegrini italiani e che tra 10 minuti ci sarà la messa in italiano. Rincontriamo Gianni e Gianna e poco dopo David e Paola. Assistiamo alla messa molto intima con un incontro con Don Fabio che vive qui da 12 anni. Ha restaurato la chiesa che era in abbandono con le offerte dei pellegrini italiani.
Usciti, ci accordiamo con i nostri ormai amici per uscire a cena, la sera dopo, per festeggiare il traguardo raggiunto.

Finalmente raggiungiamo la piazza davanti alla suggestiva Cattedrale. Un nodo in gola e una lacrimuccia mi scendono sul viso. Ma è un attimo!
Realizziamo che abbiamo fatto un impresa: 800 km a piedi! 800 KILOMETRI! “Bravi Aldo e Margarethe!”: ce lo diciamo da soli. In piazza ci sono altri 1000 pellegrini da tutto il mondo con le stesse emozioni ed è bellissimo!
Il giorno dopo, orgogliosi con la nostra credenziale in mano (la ricordate?) , andiamo all’ufficio del pellegrino a ritirare la tanto agognata Compostela!

Consigli generali per il Cammino di Santiago in camper

Che voi siate intenzionati a intraprendere il Cammino di Santiago in camper (o anche non in camper), sicuramente questa lista di consigli, informazioni e accessori indispensabili, vi tornerà molto utile:

Consigli e informazioni

  • Ricordate che avrete il sole la mattina alle spalle e il pomeriggio di fronte a voi per tutto il cammino.
  • Ovviamente l’acqua è indispensabile! Non rimanete mai senza!
  • Per quanto riguarda il tempo da dedicare al cammino è soggettivo (da 10 a 60 giorni).

    Noi ci abbiamo messo 2 mesi facendo circa 20 km al giorno, alternando con giorni di riposo, ma siamo in pensione e il tempo non è un problema. Diciamo che per chi ha 10/15 giorni può farne una parte o fare gli ultimi 100 km (da Sarria) che danno diritto a ricevere la Compostela. Chi ha 20/25 giorni ne può fare metà fino a Sahagun e ricevere la Compostela di metà cammino per poi tornare l’anno dopo e arrivare fino a Santiago. Ad ogni modo sappiate che c’è gente allenata che lo completa in soli 20/22 giorni.

Accessori indispensabili

  • Un foulard: per ripararsi dal sole sulle braccia
  • Un cappello: a tese larghe, magari impermeabile, che possibilmente protegga anche il collo.
  • Occhiali da sole.
  • Magliette: noi abbiamo adoperato magliette leggere che si asciugano in fretta.
  • Felpe: indispensabili in certe tappe e comunque la mattina presto.
  • Mantella antipioggia: abbiamo adoperato il poncho della Decathlon (Forclatz) e ci siamo trovati benissimo. Coprente e arieggiato, facile da mettere e da piegare, copre anche lo zaino.
  • Pantaloni: a due pezzi (con parte sotto staccabile). Ottimi il primo prezzo Decathlon: leggeri e resistenti. Attenti al sole sui polpacci!
  • Scarpe: importantissime e secondo la stagione. Prendetele ½ numero in più perchè i piedi tendono a gonfiare durante il cammino! Naturalmente di qualità, non risparmiate! Leggerezza, impermeabilità, aderenza su tutti i terreni, solette antisudore sono requisiti indispensabili. Portate con voi un secondo paio di scarpe di scorta. Un laccio rotto o un distacco della suola, potrebbe rovinarvi la giornata!
  • Calze: esistono in commercio calze per lunghi trekking anti vesciche, rinfrescanti, senza cuciture, etc. (almeno 6 paia)
    Dopo qualche giorno abbiamo provato calzini da tennis primo prezzo e ci siamo trovati bene uguale.
  • Zaino: possibilmente piccolo e leggero. Noi abbiamo adoperato Decathlon da 20 litri e al mattino avevamo dentro: acqua, banane, qualche biscotto, panini, mantelle antipioggia, calzini per il cambio, carta igienica, salviette umidificate e doveva esserci il posto per togliersi la felpa, eventuale giacchina antivento, pezzo sotto dei pantaloni.

Possibili problemi

  • Piedi: il problema principale è l’umidità che si crea durante il cammino. Scarpe, calze e cambio calze aiutano moltissimo. Se vengono vesciche, bucarle con ago e filo passati nel disinfettante e lasciare un pezzetto di filo passante che permetta al liquido di fuoriuscire!
    Disinfettare a sua volta la parte interessata e proteggerla con garza sterile o cerotti. Molto utili i cerotti Compeed (specifici per vesciche).
  • Articolazioni: ognuno dovrebbe conoscere il proprio corpo ma durante un cammino continuo non si sa mai! Sicuramente è bene partire prevenuti quindi già in possesso di fasce elastiche, crema antidolorifica, cerotti per la schiena e nei casi più gravi antinfiammatori e antidolorifici.
  • Scottature: come sopra vi abbiamo consigliato, cappello, occhiali e una buona crema solare protettiva 50.
  • Zecche: pericolo reale durante cammino. Margarethe, al pronto soccorso di Burgos, se ne è dovuta far togliere 2 piccolissime! Camminate sui sentieri e non entrate nei boschi. Quando rientrate controllate attentamente la zona delle caviglie. Un trucco è quello di mettere i calzini sopra i pantaloni!

Bonus sul cammino di Santiago in camper

Se sei interessat@ a fare il Cammino di Santiago in camper, ti consiglio l’articolo di approfondimento “Spagna in Camper” con tante info e consigli pratici su come e quando viaggiare in Spagna.

Inoltre ti ricordo che con la nostra tessera sconti, avrai tanti vantaggi e sconti esclusivi su traghetti per raggiungere la Spagna e accessori indispensabili per un viaggio in camper indimenticabile.

Se ancora non la possiedi dagli un’occhiata, ti basta cliccare qui:

Conclusioni e ringraziamenti!

Questa guida sul Cammino di Santiago in camper è frutto dell’esperienza personale di due camperisti italiani Aldo e Margarethe e della loro passione smisurata per i viaggi, ma soprattutto per la condivisione.

Cattedrale di Santiago scaled

E loro ci salutano così:

Consigliamo a tutti, nei limiti del tempo a disposizione, di intraprendere un’esperienza come può essere fare il Cammino di Santiago, che sia in camper o meno!
Fa bene al fisico, apre la mente e lo ricorderete per sempre! BUEN CAMINO!

Un grazie immenso a Daniela di “Mollo tutto e vado a vivere in camper” per aver condiviso con noi le emozioni di questo viaggio!

Aldo e Margarethe (con Nanni e Nino)!”

Trovate Aldo e Margarethe sul loro canale Youtube e sula loro pagina Facebook con il loro nome che è tutto un programma: “camperemotions”!

Grazie di cuore ragazzi!

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